Cultori e demonizzatori
(In calce, aggiornamento del 31 marzo)
Dopo i fatti di Tolosa, e dopo la scoperta degli oltre 160 siti web antisionisti, quelli di Gherush92 avranno buon gioco nel far valere la loro idea, secondo la quale la Divina Commedia sia da far abolire come materia di studio in tutte le scuole pubbliche: a loro dire, conterrebbe versi omofobi, razzisti ed antisionisti.
Strabilianti e pazzesche, le sconclusioni cui sarebbero pervenuti, basate unicamente su alcuni versi dell'Inferno dantesco, nel contesto però di un'opera dal valore unico e irripetibile in ambito mondiale.
In sette secoli di vita il Poema è stato come il pane quotidiano per una moltitudine di persone; dopo Bibbia e Vangeli è forse l'opera più conosciuta ed amata dagli italiani.
Quelli furono i miei primi approcci alla Divina Commedia; venne poi la scuola, e da allora non l'ho più persa di vista. Sono rimasto allibito allorquando ho appreso della sgangherata proposta di voler far bandire lo studio della Divina Commmedia dalle scuole. Così d'acchito mi sembrava una burla, come quella che sarebbe stata messa in piedi due anni fa (vedere nell'introduzione a questo post), quando un fantomatico gruppo di professori, appartenenti all'altrettanto fantomatico Gruppo ARRE avrebbe inoltrato una petizione all'allora ministra Gelmini per far sì che abolisse lo studio della Divina Commedia nelle scuole. Questa di Gherush92 sembrava proprio una burla come quella. Invece era stata una notizia vera, tanto che ne aveva parlato perfino Vincenzo Mollica nel TG1 del 14 marzo scorso; la notizia fu poi ripresa da molti blog.
Lo studio è stato finanziato dall'ONU. Un bel modo di sprecare i soldi dei contribuenti degli stati aderenti. Al pari della Damanaki di questo post di Saura Plesio, pare che anche costoro non abbiano un tubo da fare, e si mettono a far spulciare i capolavori dell'Umanità, in cerca di qualche possibile traccia di razzismo, omofobismo, antisemitismo; e così, quelli di Gherush92, per giustificare le loro parcelle agli occhi del mondo, fanno le pulci al poema dantesco e tanti altri, andando a cercare il peluzzo nell'uovo. Se quelli dell'ONU lo avessero chiesto a me, glielo avrei fatto gratis questo studio, indicando i cosiddetti canti incriminati. Ai veri estimatori della Divina Commedia tali versi non hanno mai dato fastidio, nè per questo sono diventati omofobi, razzisti o antisionisti.
Caterina Maniaci, autrice dell'articolo da cui è tratta questa informazione, ha contattato Valentina Sereni, presidente di Gherush92, che le ha fornito gli elementi che hanno portato il suo Gruppo alle cosiddette conclusioni. Conclusioni che non hanno minimamente convinto neanche me.
Invece di perder tempo con queste baggianate, consiglio loro di andare a lavorare seriamente.
Come scrive Caterina Maniaci, trasformatasi per l'occasione in una sorta di Jimmy Ghione di Striscia la Notizia, costei ha anche scoperto dove sarebbe ubicata la sede di Gherush92. E' stato questo elemento che m'ha fatto pensare alla burla, e m'ha altresì fatto pensare che costoro potrebbero aver abbindolato anche quelli dell'ONU.
"Tutto chiaro e preciso. Ma pur essendo Gherush92 consulente dell’Onu, status di tutto rispetto e cosa che non è concessa proprio a tutte le organizzazioni, la sede a Roma, segnalata nel sito dell’United Nations Department of Economic and Social Affairs, è inesistente: a quell’indirizzo non risulta nessuna organizzazione. Lo abbiamo scoperto personalmente. Una zona di quasi campagna, nella periferia nord della Capitale, tra villette e piccoli capannoni aziendali. Il numero civico non corrisponde, anzi non esiste. Chiediamo in giro. «Associazione Gherush92? Mai sentita, qui non c’è», risponde una ragazza che esce da un cancello. In effetti, ci viene confermato dalla stessa associazione che quell’indirizzo non è valido e non ce n’è un altro cui fare riferimento...".
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